Me l’ha detto il dottore

I nutrizionisti sono dei professionisti che ci aiutano con dei consigli sulla dieta a vivere meglio. Quando andiamo da questi esperti per risolvere problemi di obesità, colesterolo alto o sovrappeso, solitamente lasciamo il loro studio con delle raccomandazioni su cosa mangiare e cosa evitare.

Tuttavia inizia a essere sempre più evidente che ciò che è meglio per il pianeta, lo è anche per la nostra salute. Un’alimentazione più sana è solitamente più ecologica, e viceversa.

Davanti alle sfide ambientali dei prossimi vent’anni la figura del nutrizionista andrebbe ripensata e vista come un potente agente di cambiamento. I suoi consigli dovrebbero avere a che fare con una dieta equilibrata, ma anche sostenibile. Fantascienza? Forse no.

Ogni cinque anni negli Stati Uniti il dipartimento incaricato di realizzare le linee guida per i nutrizionisti aggiorna le proprie indicazioni. A quanto pare da quest’anno la sostenibilità sarà uno degli elementi di cui i professionisti dovranno tenere conto nelle loro prescrizioni.

Christopher Gardner, un professore della scuola di Medicina della Stanford University, è convinto questo approccio sia anche il più efficace: includendo tra i vantaggi di una dieta anche gli effetti positivi sul cambiamento climatico, sui diritti dei lavoratori e degli animali, i pazienti tendono solitamente a seguirle con più determinazione.

Secondo la sua esperienza, offrire una dieta concentrandosi solo sul miglioramento della salute non è tanto efficace quanto caricarla di altri significati, per esempio salvare il pianeta o la propria economia locale.