La provocazione. Sani e puliti anche lavandosi un po’ meno

Pubblicato sull’inserto Tuttogreen della Stampa del 4 ottobre.

Un anno e mezzo fa James Hamblin, divulgatore scientifico e giornalista del settimanale Usa The Atlantic, lavorava a un pezzo sull’eccesso di igiene personale. Per curiosità iniziò a fare sempre meno docce, e notò un fatto interessante: se dopo alcuni giorni senza doccia il suo corpo puzzava particolarmente, pian piano poi quell’odore lentamente spariva. Hamblin ancora oggi entra nel box doccia solo di tanto in tanto, anche se sottolinea l’importanza di lavare frequentemente le mani e le parti intime. «Non profumo di acqua di rose, ma non puzzo – dice – ho l’odore di un essere umano».

Per quanto radicale o provocatoria ci possa sembrare, nella scelta di Hamblin c’è una base scientifica. Lavarsi con un prodotto detergente industriale spazza via il delicato equilibrio di batteri e oli corporei presente sulla nostra pelle. E quando la flora batterica ripopola l’epidermide, hanno inizialmente la meglio i microbi che producono un odore sgradevole. Successivamente il corpo raggiunge nuovamente un equilibrio batterico, e l’odore corporeo diventa meno intenso.

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