Con microbi, funghi e batteri verso la rivoluzione agricola

Pubblicato sul numero di marzo di  Tuttogreen La Stampa

Gli scienziati studiano il legame tra microorganismi nel suolo e raccolti: in molti casi determinano resistenza alla siccità e produzioni più abbondanti. Potenzialmente una rivoluzione nell’agricoltura, ma non mancano le incognite.


Sempre più studi medico-scientifici dimostrano che l’ecosistema batterico che risiede nel nostro intestino ha un enorme impatto sul nostro benessere fisico e mentale. Ma ricercatori e agronomi stanno scoprendo una stretta interazione tra le piante e i microorganismi nel terreno. Vari studi hanno già accertato che quando dei funghi colonizzano le radici della pianta, una simbiosi mutuamente benefica nota come micorriza, i vantaggi potrebbero essere notevoli anche per noi umani.

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«Per millenni abbiamo selezionato nelle piante i caratteri più desiderabili per l’uomo; perché non fare altrettanto con i microorganismi nel suolo?», afferma Ian Sanders, docente di ecologia dell’università di Losanna specializzato nella simbiosi micorrizica. In uno dei suoi primi esperimenti, dopo aver inoculato delle varietà selezionate di funghi nelle radici di piante di riso, Sanders riscontrò una crescita quintuplicata.

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